Dal 16 al 24 luglio, i membri di Youth for Peace hanno effettuato una visita studio in Italia. Durante i primi due giorni della visita, i membri hanno avuto l’occasione di incontrare i volontari di Caritas Vittorio Veneto, che prenderanno parte alla “Scuola estiva di Pace” a Banja Luka. Lo scopo di YfP era quello di capire quali fossero le aspettative riguardo alla visita a Banja Luka attraverso workshop interattivi e esercizi.
La parte principale della visita si è svolta in una piccola città, Pescia in Toscana. La delegazione di YfP è stata accolta dagli entusiasti volontari di Caritas Pescia, che li hanno ospitati. La prima parte della visita è stata dedicata ad un’introduzione per YfP sulle politiche di protezione dei minori senza cure parentali. Gli incontri sono stati molto interessanti per YfP, perché riguardano in special modo il loro lavoro nell’organizzazione dei campi estivi e invernali così come altre attività che svolgono con i bambini ed i ragazzi da 4 anni. Le idee e le esperienze presentate dalle istituzioni italiani sono molto importanti per YfP, per poter migliorare le loro attività.
Per un avere ancora più chiaro il sistema di protezione dei minori senza cure parentali, il gruppo ha incontrato i rappresentanti del centro affidi, un’organizzazione regionale il quale scopo è quello di lavorare per assicurare una migliore protezione per i bambini provenienti da famiglie svantaggiate. Hanno parlato con i membri dell’organizzazione riguardo alla parte legale e facendo un parallelismo fra le leggi italiane e quelle bosniache.
Nei giorni seguenti il gruppo ha avuto la possibilità di vedere in modo pratico queste situazioni. Hanno visitato 4 comunità “la Locomotiva”, “Piccolipassi”, “Diamoci le Ali” e una casa famiglia. Tutte queste comunità rappresentano la realizzazione di un regolamento legale per i bambini e per i giovani senza cure parentali. E’ un nuovo modello che si sta sovrapponendo al classico modello degli istituti per orfani, fornisce ai bambini ed ai giovani appartamenti e case dove possono continuare a vivere in dimensione familiare, vivere con altri bambini che sono in simili situazioni. In ogni comunità, c’è un operatore sociale, uno psicologo e qualche assistente che si prende cura della parte di sviluppo educativo, contatti con i genitori e socializzazione fra i bambini. Le serate erano riservate ad altro – due incontri pubblici. La delegazione di YfP ha incontrato persone del luogo e hanno avuto la possibilità di parlare della loro esperienza nel lavoro con i giovani, nei processi di costruzione di pace in cui sono coinvolti, del dialogo inter-religioso in BiH, alle difficoltà presenti in questo paese e alle positività che vi si trovano.
Durante il penultimo giorno della visita, Youth for Peace ha partecipato al primo incontro fra il Vescovo e l’Imam della comunità Islamica della zona. Durante questo incontro hanno potuto parlare della loro esperienza e di dialogo inter-religioso, insieme agli ospiti presenti. Al meeting hanno anche partecipato i giovani dell’Azione Cattolica che sarebbero partiti a breve per la giornata mondiale della Gioventù che si terrà a Cracovia. Alla fine dell’incontro la cena ha ricevuto la benedizione Cattolica, Ortodossa, Islamica e Ebrea.
L’ultimo giorno il gruppo di Caritas Pescia ha organizzato “La passeggiata per la Pace”, un cammino di pace immaginato come un tour per la città. Oltre alle attrazioni turistiche, in ogni fermata del percorso, sono state mostrate le attività di alcune organizzazioni che lavorano nell’ambito del volontariato e del lavoro sociale, presentandosi con alcune delegazioni. All’incirca 60 persone hanno partecipato alla passeggiata. Dopo di questa passeggiata c’è stato un incontro pubblico a tema “Pace ed Integrazione”. Ci sono stati molti partecipanti, incluso il rappresentante di Caritas diocesana di Volterra; l’Effendi della città di Ancona, il fondatore della comunità islamica italiana; ed i rappresentanti di YfP. Tutti hanno condiviso la loro esperienza nel dialogo a livello italiano e bosniaco.
Questa visita è stata davvero importante per Youth for Peace. Scambiando conoscenze ed esperienze attraverso le conversazioni con i colleghi, con gli associati e gli amici dall’Italia, la connessione fra questi due paesi cresce e sta buttando le fondamenta per progetti futuri.