Dal 26 al 28 novembre 2015, a Parigi, in Francia, 50 leader giovanili provenienti dalle organizzazioni delle maggiori religioni mondiali, inclusi i rappresentanti di Youth for Peace, si sono incontrati con i rappresentanti delle Nazioni Unite e delle istituzioni intergovernative, esperti e professionisti delle organizzazioni della società civile in occasione del Vertice Mondiale per Leader Giovanili Religiosi sul tema “Accogliendo gli Altri: Risposta multi-religiosa dei Giovani alla Sfida dell’Estremismo Religioso Violento, della Crisi degli Emigrati e del Cambiamento Climatico”. Inoltre si è colta l’occasione di questo summit per tenere l’incontro 2015 della Commissione Internazionale dei Giovani (IYC) dell’associazione Religioni per la Pace (RfP)-
I partecipanti hanno condannato le violenze commesse nel nome della religione e hanno ripudiato qualsiasi tentativo di alimentare la sfiducia e la spirale delle discriminazioni e della violenza come mezzo per polarizzare e dividere le nostre comunità. I leader giovanili si sono impegnati nel rafforzare il proprio impegno nella promozione della pace. E’, quindi, stato sviluppato un piano d’azione biennale ed è stata rilasciata una forte dichiarazione multi-religiosa a definizione delle nostre azioni future e della nostra più ferma volontà nella sua realizzazione.
Convocati in occasione della 21esima Sessione della Conferenza dei Partiti della Convenzione Quadro ONU sul Cambiamento Climatico (COP 21), i nostri partecipanti al Summit di Parigi hanno preso parte agli eventi interreligiosi organizzati dalla COP 21 come la Campagna per la Fede per la Terra, presentazione di petizioni congiunte (1,7 milioni di persone provenienti dalle diverse fedi hanno firmato una petizione che esorta i governi ad adottare, finalmente, dopo più di 20 anni si negoziazioni, delle decisioni legalmente vincolanti per contrastare i cambiamenti climatici). Poiché il vertice si è svolto solo due settimane dopo gli attentati terroristici che hanno sconvolto Parigi, abbiamo sentito più che mai l’urgenza che i nostri leader giovanili internazionali e appartenenti alle differenti fedi ripudino tutti assieme la strumentalizzazione della religione e mostrino la nostra solidarietà.
Come ha affermato il Rev. Kyoichi Sugino, Vicesegretario Generale della RfP durante il suo discorso di apertura del Summit: “ Ognuno di voi ha corso il rischio di venire qui, a Parigi, in questo modo tutti voi avete dimostrato il vostro impegno nella risposta agli atti di violenza. L’unica risposta efficace è attraverso la cooperazione interreligiosa.
Durante il vertice di Parigi è stato annunciato per la prima volta l’istituzione del Premio delle Religioni per la Pace per i Giovani Interreligiosi. Ogni vincitore ha ricevuto un riconoscimento di $5.000 per affrontare i tre temi principali del summit: l’Estremismo Religioso Violento, la Protezione della Terra e la Crisi Globale dei Migranti. I nostri complimenti ai vincitori che realizzeranno i loro progetti in Libano, Malawi, Francia e Nigeria!
Il Vertice si è concluso con l’adozione di una Dichiarazione:
Noi, membri della Rete Interreligiosa di Giovani della Religioni per la Pace, rappresentando le reti nazionali e regionali e le diverse tradizioni religiose, ci siamo riuniti a Parigi, in Francia, per discutere il nostro intervento, come leader giovanili interreligiosi provenienti da tutto il mondo, sulle principali sfide che la nostra generazione deve affrontare, incluso l’estremismo religioso violento, la crisi dei migranti e il cambiamento climatico.
Parigi, Francia
Vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze e rivolgere le nostre preghiere al popolo francese e alle famiglie e a quelli che hanno sofferto la perdita dei propri cari negli attentati del 13 novembre 2015. Condanniamo fermamente ogni atto di estremismo violento in tutto il mondo e sosteniamo il lavoro pionieristico di dialogo interreligioso e solidarietà portato avanti dai nostri amici di Coexister, organizzazione interreligiosa giovanile nazionale francese.
La Sfida all’Estremismo Religioso Violento
L’estremismo religioso violento causa sofferenze immense, erosione della fiducia fra gruppi etnici e religiosi e alimenta l’ostilità sociale. Come Giovani internazionali di Fede, ribadiamo che le ideologie religiose estremiste distorcono perversamente il credo religioso che affermano di rappresentare. Inoltre riconosciamo il bisogno da parte di ciascuno di noi di un atto collettivo contro l’estremismo religioso violento, che non è limitato ad un gruppo, una regione, una cultura, una religione o un periodo storico. Supportiamo la Guida all’Azione della Religioni per la Pace per contrastare le violenze dell’estremismo e ribadiamo il nostro impegno nel lavorare assieme, indipendentemente dalla nostra rispettiva regione, fede, religione o tradizione spirituale, per mettere fine alla piaga del terrorismo religioso.
La Crisi dei Migranti
I conflitti e il degrado ambientale hanno causato un incremento senza precedenti del numero di migranti in tutto il mondo. Siamo stati commossi dalle testimonianze personali dei nostri compagni della Siria, che ci hanno descritto la sofferenza di milioni di siriani colpiti dal conflitto e obbligati a lasciare le loro, una volta floride, case, lavori e comunità. L’aumento del razzismo, dell’intolleranza religiosa e della xenofobia verso la crisi mondiale dei migranti mina i valori condivisi da tutte le tradizioni di fede come il rispetto della dignità umana e l’obbligo morale di proteggere ed onorare “l’altro”. Ci impegniamo, perciò, a collaborare con le varie parti coinvolte per rafforzare la cultura dell’accoglienza dell’Altro e in particolare dei rifugiati e delle minoranze.
Cambio Climatico
Noi, come leader giovanili provenienti da diverse fede, attivisti e agenti di cambio sosteniamo fermamente la necessità di un’azione immediata per contrastare il cambiamento climatico, innanzitutto riducendo le emissioni globali di carbonio e dando un significativo ed effettivo supporto ai Paesi in via di sviluppo, aiutandoli nella costruzione di un’economia decabonizzata, nella finanza, nel trasferimento di tecnologie, costruzione di competenze e nella gestione delle perdite e danneggiamenti causati dal cambiamento climatico.
Gli effetti del cambiamento climatico si stanno verificando attualmente. L’innalzamento del livello del mare sta causando lo spostamento delle popolazioni isolane e delle comunità costiere vulnerabili come il Bangladesh. Inoltre il surriscaldamento globale causa l’aumento e la violenza di eventi meteorologici estremi e accresce l’insicurezza alimentare. Invitiamo i leader mondiali a ricercare le cause scatenanti e le differenti responsabilità del cambiamento climatico ed esortiamo tutti gli individui a costruire una volontà politica nei propri Paesi, Stati, Territori e Comunità assicurando azioni e nuove legislazioni e politiche che si dirigano efficacemente al contrasto del surriscaldamento globale. Riconosciamo, inoltre, il fondamento scientifico e tecnologico del cambiamento climatico e incoraggiamo le comunità religiose ad impegnarsi e lavorare affianco agli scienziati, per avere una maggior conoscenza su come gestire e agire all’interno delle nostre comunità religiose.
La strada è lunga e il lavoro è duro, ma continueremo ad attingere dalla forza ed ispirazione che provengono dalla profondità della nostra spiritualità e tradizioni religiose. Giuriamo di lavorare per un mondo in cui possiamo vivere assieme in mutuo rispetto, armonia e pace.
Religioni per la Pace, Comitato Giovanile Internazionale