La campagna dell'USAID “Meet the Real Heroes” ha seguito le storie di alcuni studenti provenienti da Jajce, Nevesinje, Konjic, Donji Vakuf e da Banja Luka, raccontando come si vive in Bosnia ed Erzegovina combattendo personalmente contro le divisioni, rispettando il credo e la nazionalità altrui, costruendo ponti di amicizia con onestà.
Quest'anno, i protagonisti di una delle tre storie dei “Real Heroes” sono stati i partecipanti alla “Summer School of Peace” organizzata da Youth for Peace. La storia ha seguito Melika, Ivan, Zorana e Mateo che hanno lavorato insieme con i loro coetanei dalla Bosnia ed Erzegovina e dall'Italia alla ristrutturazione della casa della signora Mara, a Banja Luka, a cui hanno sostituito il tetto vecchio.
I giovani eroi con le loro attività e la loro attitudine ci insegnano la coesistenza e come resistere al sistema di divisione imposto loro da più di venti anni. Non ci sono limiti per loro, perchè hanno rotto ogni barriera combattendo contro la retorica dell'odio e la segregazione in BiH. “Non importa quale sia il tuo nome, è importante che tu sia un buona amico”, questo è uno dei messaggi di coraggio dei giovani che combattono le divisioni e che vogliono costruire un futuro migliore.
“Questa campagna è la continuazione di un progetto dello scorso anno in cui abbiamo portato alla luce storie positive di alcuni insegnanti e professori, i veri eroi che con le loro azioni, danno il buon esempio agli altri pedagoghi, ma anche alla società in generale che sta cercando di creare un ambiente sicuro per tutti i bambini in BiH, prendendosene cura. Per questa volta la campagna si rivolge principalmente agli studenti, il futuro di questo paese, giovani dai quali è possibile imparare qualcosa” queste sono le parole di Petar Duffy direttore del progetto USAID in Bosnia ed Erzegovina.
“Ciò che davvero conta è la nostra amicizia. Non abbiamo bisogno di altro, ci siamo riusciti. Tutto è possibile”, questo il messaggio di vero coraggio di un giovane di Jajce, che ha alzato la voce e mandato un messaggio alle autorità per l'abolizione delle “due scuole sotto lo stesso tetto”.
Potete vedere le storie degli “Eroi di YfP” qui.