dozivi
"doŽivi BiH" é un progetto di Youth for Peace pensato per i "Corpi Civili di Pace" che vivono un'esperienza di volontariato per un anno in Bosnia ed Erzegovina. I nostri volontari, Diana e Domenico, visiteranno, esploreranno e conosceranno le città, le campagne ed i piccoli comuni in giro per la BiH. Viaggiando, dovranno assolvere certi compiti, ed attraverso foto ed esperienze condivideranno qui il loro viaggio, sotto forma di blog. I "compiti" saranno interessanti e divertenti, ma non troppo facili da realizzare. I volontari viaggeranno separatamente, visitando diversi posti, potrà essere possibile seguirli tramite foto e racconti. Diana e Domenico racconteranno come vedono la Bosnia ed Erzegovina con i loro occhi.
Diana in Zvornik
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Nel suo terzo viaggio Diana è stata ospitata da Mebrura e da sua zia a Zvornik. Il viaggio è stato diverso rispetto ai precedenti, adattato all’avanzata gravidanza della sua ospite. Nonostante ciò Diana ha avuto l’occasione di immergersi nella vita contadina bosniaca e apprendendo moltissimo sulla cultura di questo paese. Le due ragazze hanno visitato Srebrenica-Potočari con il suo monumento e il museo. Successivamente sono andate a Zvornik a vedere Kula Grad (città della torre), un’antica cittadella. Domenica, accompagniate anche da Emina, la zia di Mebrura, hanno visitato la città di Tuzla.
Diana in Trebinje
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Dal 16 al 18 marzo, grazie a Nikolina e la sua famiglia, ho visitato la città di Trebigne. Durante questo fine settimana ho avuto l’occasione di scoprire una parte completamente diversa di questo Pease. Qui infatti si respira un’aria di mare, il tempo è più mite e i giorni di sole sono circa 270 l’anno. Io sono stata così fortunata che ho beccato proprio uno dei pochi giorni di pioggia! Ma, nonostante il brutto tempo, ci siamo veramente godute la città, perdendoci nelle stradine ottomane, visitando Crkvina, la chiesa ortodossa, e conoscendoci meglio. Inoltre abbiamo incontrato alcuni membri della sezione locale della Croce Rossa, Aleksander Koprivica e Marko Savović, che hanno sottolineato il problema dell’aumento degli ingressi di immigrati nel paese. Abbiamo anche incontrato l’imam, Efendi Sadmir Mustafić, un giovane molto sveglio che, ancora una volta, ha riscontrato il problema principale della comunità nella bassa natalità e nella “fuga” all’estero. Infine ho avuto l’onore di conoscere Rade Alekšić, padre di Srđan Alekšić. È un arzillo vecchietto, aggiornatissimo sui fatti della sua Trebinje e molto saggio. “Dovremmo imparare ad amare noi stessi e gli altri”. “Srđan vive nelle persone, nella memoria che le persone hanno di lui”: queste le parole che più mi sono rimaste impresse.
Diana in Srebrenik
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Nel weekend dal 2 al 4 febbraio ho visitato Srebrenik, ospite della famiglia di Emir. È stata un’esperienza incredibile, per un paio di giorni ho potuto vivere come una “vera bosniaca”, seguendo usi e costumi locali. Solo ora ho potuto cogliere la sacralità dell’ospite, come l’ospite venga per primo, sempre. Come il meglio sia riservato a lui. Non smetterò mai di ringraziare Emir e la sua famiglia per la loro gentilezza e la calda accoglienza.
Durante questi tre giorno ho inoltre potuto cominciare a costruirmi una nuova e più completa immagine della Bosnia Erzegovina. Ho incontrato il gruppo Pionieri della Croce Rossa locale e ho potuto tenere con loro un piccolo seminario sull’inclusione sociale e lo shock culturale. Ho anche avuto l’opportunità di parlare con il pope ortodosso, Spasoja Radovanović, il sacerdote cattolico, Miroslav Ikić, e l’imam, Osman Mujić. Tutti e tre hanno sottolineato come il problema principale di quest’area sia la mancanza di nascite e la fuga dei giovani. Infine ho anche avuto la possibilità di visitare due siti molto importanti per la storia del Paese: il castello di Gradina e il castello di Gradačac.
Domenico in Pale
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Nel weekend dal 13 al 15 aprile, sono stato ospitato da Milan, un membro di Youth for Peace a Pale. Pale si trova vicino Sarajevo, ad appena trenta minuti di bus dalla capitale. E' situata in Repubblica Serba, per arrivarci si attraversa un “confine fantasma” fra la Federazione della Bosnia ed Erzegovina e la repubblica Serba. Sono stato qui diverse volte prima di questo weekend, ma mai con scopi turistici, quindi ho finalmente avuto l'occasione di vedere Pale da un altro punto di vista, più incentrato sulla cultura e la storia.
Il primo giorno della mia visita ho visto I più importanti siti turistici di Pale, come il Centro culturale costruito nel 1928 a memoria delle vittime della Prima Guerra Mondiale, divenuto poi la sede della televisione della Repubblica Serba. Milan mi ha fatto visitare anche la Casa Cekovic, costruita nel 1915, divenuta monumento nazionale della BiH nel 2004. Mi ha un po' colpito vedere che per questa meraviglia di struttura, non ci fosse nessuna organizzazione a prendersene cura. Il piano terra è adesso un bar, al piano di sopra si trova il museo, la prima stanza è adibita a magazzino per il bar, non c'è turismo, nessuno la visita e nonostante l'eredità storica che rappresenta c'è molta noncuranza. Fa soffrire vedere tanto potenziale sprecato.
Durante I giochi olimpi dell' 84 Pale è stata uno dei più attivi centri turistici, ospitando molti campioni ed atleti, anche per la vicinanza con la località Jahorina (che fu una delle montagne su cui si svolsero principalmente le competizioni sciistiche); ad onore di quei giochi è stata costruita nel 1992 dall'artista Veljko Vasljević da Trebinje la scultura “Olympic Snowflake” che sorge in una delle piazze della cittadina. Milan mi ha mostrato la scultura dell'artista giapponese Kotasai situata sulla passeggiata del centro, la scultura è stata realizzata dall'artista durante la sua permanenza in BiH, anch'essa, come per la casa, mi è parsa molto “lasciata lì”. Non c'è una targhetta esplicativa, abbiamo dovuto cercare le informazioni su Google, non c'è il nome dell'artista; sembra letteralmente abbandonata lì senza nessun piedistallo. Abbastanza strano.
Domenico in Goražde
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Nel weekend dal 16 al 19 marzo sono stato ospite della famiglia Homoras a Goražde. Mi hanno invitato in questo villaggio per la mia seconda visita in giro per la Bosnia. La prima notte io ed Adel abbiamo fatto un breve giro per la città ed ho conosciuto la sua mamma, dopodichè siamo andati al centro culturale.
Domenico in Banja Luka
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Sono arrivato a Banjaluka nel pomeriggio del 2 febbraio, sono stato ospite della famiglia Dejanovic, in particolar modo, di Dajana membra dell'associazione YfP. Mi ha guidato durante I due giorni di visita per la città, aiutandomi con la lingua e fornendomi un alloggio vicino al teatro della città.